Figli d'arte
Giulia Ventisette - Giulia Ventisette - Franco Poggiali
Non c'è il tempo di elencare le radici di un'idea
Mi hanno detto che non
serve neanche approfondire
Questo è il tempo, come
sai, della superficialità
Non ci resta altro da
fare che apparire
Prendiamo in prestito opinioni, come fossero divise
Dal politico di turno che
veste più alla moda
Senza avere un distintivo
da mostrare
Tutti in coda, siamo pronti
ad obbedire
E poi quel libro che non leggerai
Che tieni come ferma
carte
E l'intervallo ti basterà
Per apprezzare una
partita
SIAMO TUTTI FIGLI D'ARTE
DI UNA VITA SENZA SCOPO
E NON NE PRENDIAMO PARTE
FINCHÉ L'ARBITRO NON FISCHIA UN FUORIGIOCO
SIAMO TUTTI FIGLI D'ARTE
CON LE CARTE IN REGOLA, PER NON FARE DI PIÙ...
Non c'è il tempo per pensare, non c'è il tempo di
capire
Ormai parliamo solo per sentito
dire
Come pecore di un branco,
come sudditi di un re,
Che non conviene
contraddire
Cerchiamo di evitare le responsabilità
E un altro sogno sta
cadendo
Intrappolati tra le
formalità
E chi sta zitto non
affonda
SIAMO TUTTI FIGLI D'ARTE
DI UNA VITA SENZA SCOPO
E NON NE PRENDIAMO PARTE
FINCHÉ L'ARBITRO NON FISCHIA UN FUORIGIOCO
SIAMO TUTTI FIGLI D'ARTE
CON LE CARTE IN REGOLA, PER NON FARE DI PIÙ...
Con le tasche piene di buoni propositi
E le braccia troppo
corte, che afferrarli non si può
Discutiamo senza entrare
mai nel merito
Aspettando un'altra
opportunità
CON LE CARTE IN REGOLA...