Burattino
Giulia Ventisette - Giulia Ventisette - Franco Poggiali
Hanno già deciso la data
del debutto
In questa nuova piazza un
simpatico teatrino
Hai accettato il patto,
il corpo tuo in affitto
La sua mano muove i fili di un vile burattino
Il tuo mestiere è sempre stato
quello di obbedire
E anche se da oggi ti
vorresti ribellare
Hai sempre quell'aspetto
da bravo soldatino
E a lei basta una mano a farti fare un altro inchino
Far bella figura non è
più un problema
Perché ci pensa lei a
tutta questa messa in scena
La camicia bianca e un
bel cravattino
Ti ha stirato anche il sorriso da triste burattino
VORREI SAPERE COM'È CHE TI CHIAMI, CHE NOME HAI
VORREI SENTIRE LA TUA VOCE E NON LA SUA
VORREI TAGLIARE TUTTI I FILI E I PROBLEMI CHE TI LEGANO A
LEI
VORREI VEDERE DAVVERO CHE
UOMO SEI
Scende giù dal palco
un'idea di libertà
Ma aprono il sipario
nella prossima città
E il pubblico è sempre
più impaziente di sentire
La voce di una donna in un corpo maschile
Non contano i dettagli
del vostro retroscena
La commedia si interrompe
quando indossi il tuo pigiama
Ti resta qualche ora
prima del mattino
Per indossare ancora gli stracci da burattino
VORREI SAPERE COM'È CHE TI CHIAMI, CHE NOME HAI
VORREI SENTIRE LA TUA VOCE E NON LA SUA
VORREI TAGLIARE TUTTI I FILI E I PROBLEMI CHE TI LEGANO A
LEI
VORREI VEDERE DAVVERO CHE
UOMO SEI
Forse però...
Anche senza quei fili non
saresti migliore
Non rinunceresti al ruolo
di attore
E in questo sporco
teatrino
Un sorriso amaro da vile burattino